Il Governo sta mettendo a punto uno studio per rendere
obbligatoria l’assicurazione sui fabbricati in caso di calamità naturali, senza
che questo comporti, però, eccessivi oneri per il privato.
La proposta è che la polizza sia resa obbligatoria, a carico dei
cittadini, magari con il contributo delle stesse ditte costruttrici all’atto
della vendita dell’immobile e, comunque, con la partecipazione dello Stato
attraverso una defiscalizzazione dei premi. Premi che potrebbero risultare
troppo alti nelle zone con alto rischio calamitoso e troppo basso nelle altre;
anche questo punto è allo studio del governo per far sì che non si verifichi il
rischio di stipula delle polizze soltanto nelle aree a basso rischio.
Recentemente era stato elaborato, dallo stesso governo, un Libro
Bianco con le “Linee strategiche per l'adattamento ai cambiamenti climatici,
la gestione sostenibile e la messa in sicurezza del territorio”,
all’interno del quale, oltre a trattare il tema della prevenzione degli effetti
negativi delle calamità naturali sui paesaggi italiani, si era proposto di
rendere obbligatoria l’assicurazione per coprire i rischi connessi a eventi
climatici estremi su beni e strutture pubbliche e private. La finalità era
quella di ridurre i costi dei premi assicurativi in particolar modo nelle zone
a rischio, ed evitare sperperi di denaro pubblico per la ricostruzione o la
messa in sicurezza in periodi di grave carenza economica.
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