lunedì 4 novembre 2013

CONTI CORRENTI CONDOMINIALI: IMPOSTA DI BOLLO DI 100 EURO

Gian Luca Ballabio e Ivan Meo
ottobre 2013

Come si applica questo "balzello"?
Grande interesse ha recentemente suscitato la questione dell'applicazione dell'imposta di bollo che viene applicata sui "conti correnti condominiali" divenuti recentemente obbligatori con l'entrata in vigore della riforma del condominio (Legge 220/2012). Tale nuovo intervento normativo ha sollevato una problematica anche di natura economica: quanto costerà, in definitiva, il conto corrente condominiale? Preliminarmente è necessario fare una precisazione: secondo l'Agenzia delle Entrate se il conto corrente è intestato ad una persona fisica l'imposta è pari a 34,20 euro l'anno; se invece è intestato ad una ad una società l'importo applicato è fisso nella misura di 100 euro l'anno.

Pratiche scorrette o cattiva interpretazione?
L'amministrazione finanziaria, dunque assimila il "conto corrente condominiale" ad un rapporto di "conto corrente aziendale", con la conseguenza che i condomini pagano imposte di bollo maggiori rispetto a quelle delle persone fisiche. Ma c'è di più. Il disconoscimento della qualifica di persona fisica al condominio consente anche al sistema bancario di applicare commissioni sullo scoperto di conto corrente che invece non dovrebbero essere applicate. Entrambe le condotte sono palesemente illegittime in quanto la giurisprudenza costante da sempre considera i condomìni qualificabili giuridicamente "consumatori" equiparandoli pienamente alle persone fisiche (Cass., n. 10086/2001; Trib. Arezzo 14.2.2012; Trib. Bologna n. 2539/2000).

Il quesito.
Vista la difformità di trattamento, rispondendo ad un'interrogazione parlamentare (atto n. 5-01163), in data 16 ottobre 2013, l'Agenzia delle Entrate ha dato una interpretazione totalmente contraria a quella della giurisprudenza e cioè che: "l'imposta di bollo sui c/c bancari condominiali è di 100 euro, dato che gli intestatari non vengono qualificati come "persona fisica". I condomini, quindi, possono essere equiparati a persone giuridiche, nonostante la giurisprudenza di legittimità si sia espressa in senso contrario (Cfr. Cassazione 9148/2008 e 16920/2009)". Per tali motivi l'Agenzia delle Entrate conclude precisando che "l'imposta di bollo da applicare agli estratti conto e ad altri documenti inviati dalle banche e i relativi conti correnti intestati ai condomini ammonta a 100 euro l'anno in quanto il condominio intestatario del conto corrente è un "soggetto diverso da persona fisica".

La questione merita un approfondimento.
La questione, però, non è archiviata. Lo stesso MEF afferma che la questione dovrà comunque essere oggetto di ulteriori approfondimenti. Anche Pietro Membri, Presidente nazionale ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Immobiliari e Condominiali) interviene sulla vicenda affermando che "si tratta di un problema che ANACI ha sollevato nei confronti dell'Associazione Bancaria Italiana ben prima della recente introduzione dell'obbligatorietà del conto corrente condominiale". "La nostra Associazione", prosegue Membri, "si è rivolta ad ABI sperando di trovare una "sponda" perché riteniamo tali condotte gravemente lesive dei diritti dei condomini. Ci siamo rivolti ad ABI perché il disconoscimento della qualificazione di "consumatore" al condominio comporta anche altre rilevantissime conseguenze economiche negative per la collettività. 
Infatti, il comma 6 dell'art. 4 del decreto CICR n. 644 del 30 giugno 2012 prevede, per gli sconfinamenti di conto corrente un trattamento di maggiore tutela nei confronti dei soggetti qualificabili "consumatori", un trattamento però che viene costantemente disapplicato dal sistema bancario sulla base dello stesso disconoscimento giuridico della qualifica di consumatore al condominio. Anche su questa vicenda della "commissione di istruttoria veloce" ABI ha ritenuto inspiegabilmente di non aprirsi al confronto costringendoci ad avviare una interlocuzione con le associazioni dei consumatori che sono state investite proprio in queste settimane di questa scottante questione".