Una recente indagine dell’Università del Nord Carolina e
dall’Istituto per l’Evoluzione del Mercato di Washington, ha dimostrato che
essere proprietari di immobili ad alta efficienza energetica (quindi rientranti
nella classe A), oltre che garantire al titolare cospicui risparmi sui consumi
energetici, favorisce anche il regolare pagamento del mutuo, senza incorrere in
eventuali insolvenze. Nello specifico, chi sottoscrive un mutuo per la
costruzione di un immobile energeticamente efficiente, è molto meno a rischio
di insolvenza rispetto a chi intende costruire un immobile standard. Sin dal
progetto, la categoria che punta all’ecosostenibilità ha certamente un capitale
iniziale più cospicuo rispetto agli altri, risultando l’immobile che si intende
realizzare certamente più costoso nel suo complesso. In ragione di ciò,
l’istituto bancario concede molto più facilmente un mutuo, essendo l’operazione
di finanziamento della bioedilizia certamente molto meno rischiosa e
addirittura per alcuni versi vantaggiosa. Per rinfrescare la memoria, va detto
che l’Unione europea ha stabilito che entro il 2021 tutti gli immobili di nuova
costruzione dovranno prevedere emissioni zero, per cui sarebbe consigliabile,
per gli istituti di credito, prevedere formule ad hoc che favoriscano
l’ecosostenibilità attraverso pacchetti finanziari mirati; l’obiettivo
principale sarebbe quello di consentire l’accesso al credito anche a famiglie a
medio reddito, attualmente escluse dal settore immobiliare ad alte prestazioni
ambientali ed energetiche.
Fonte www.agire.tv
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