mercoledì 3 aprile 2013

CONDOMINIO, UNA RIFORMA CONDIVISA


L'installazione di una piscina, di un campo da tennis o da calcio nell'area comune di un condominio potrà essere decisa con l'80% dei consensi. Lo prevede la riforma del condominio, già approvata, che entrerà in vigore dal prossimo 18 giugno. La legge 220/2012 ha infatti stabilito, in tema di modificazioni delle destinazioni d'uso, che per soddisfare esigenze di interesse condominiale l'assemblea, con un numero di voti che rappresenti i quattro quinti dei partecipanti al condominio e i quattro quinti del valore dell'edificio, può modificare la destinazione d'uso delle parti comuni (è il nuovo articolo 1117-ter). Una maggioranza comunque difficile da ottenere.
Naturalmente la nuova normativa riguarda solo le modificazioni che siano legittime, che cioè corrispondono a esigenze di interesse condominiale. Non sono, quindi, consentite, se non all'unanimità, modifiche finalizzate a soddisfare l'interesse particolare di un condomino o di un gruppo di condomini. Per esempio, la nuova normativa non è applicabile alla trasformazione, anche solo parziale, del tetto dell'edificio in terrazza a uso esclusivo del singolo condomino.
Alla riforma del condominio mancano 100 giorni dall'entrata in vigore ma tuttavia le perplessità non mancano: la doppia maggioranza per gli interventi di risparmio energetico, i nuovi obblighi (alcuni irrealizzabili) degli amministratori, la possibilità di "distaccarsi" dal riscaldamento centralizzato, solo per citarne alcune. Per questo motivo Il Sole 24 Ore ha lanciato l'iniziativa di «correggere la riforma», approfittando del periodo di "vacanza" di sei mesi concesso dalla norma (la legge 220/2012). All'iniziativa hanno risposto praticamente tutte le associazioni di condomini e amministratori e gli ordini interessati: Agiai, Alac, Anaci, Anaip, Anammi, Anapi, Apac, Arpe-federproprietà, Assocond, Asppi, Assoedilizia- Confedilizia, Confabitare, Fna, Gesticond, Ordine degli avvocati di Milano, Unai e Uppi. Così diventa possibile, con Il Sole 24 Ore, sintetizzare in una proposta di modifica normativa i correttivi indispensabili per far partire la riforma. L'iniziativa ha già prodotto l'invio, da parte delle associazioni, di una notevole mole di osservazioni e proposte: il giornale le sta elaborando e lavorerà con tutte le associazioni per produrre un unico documento conclusivo. Tutto questo darà vita, a maggio, a un convegno e alla presentazione di un vero e proprio disegno di legge al nuovo Governo.

Saverio Fossati ww.ilsole24ore.com

seguici su twitter:@MAUROMGSAS




Nessun commento:

Posta un commento