L'installazione di una piscina, di
un campo da tennis o da calcio nell'area comune di un condominio potrà essere decisa
con l'80% dei consensi. Lo prevede la riforma del condominio, già approvata,
che entrerà in vigore dal prossimo 18 giugno. La legge 220/2012 ha infatti stabilito,
in tema di modificazioni delle destinazioni d'uso, che per soddisfare esigenze di
interesse condominiale l'assemblea, con un numero di voti
che rappresenti i quattro quinti dei partecipanti al
condominio e i quattro quinti del valore dell'edificio, può
modificare la destinazione d'uso delle parti comuni (è il nuovo articolo 1117-ter). Una maggioranza comunque
difficile da ottenere.
Naturalmente la nuova normativa
riguarda solo le modificazioni che siano legittime, che cioè corrispondono a esigenze di interesse
condominiale. Non sono, quindi, consentite, se non all'unanimità, modifiche finalizzate a soddisfare l'interesse
particolare di un condomino o di un gruppo di condomini. Per esempio, la nuova normativa non è applicabile
alla trasformazione, anche solo parziale, del tetto dell'edificio in terrazza a uso esclusivo del singolo
condomino.
Alla riforma del condominio mancano
100 giorni dall'entrata in vigore ma tuttavia le perplessità non mancano: la doppia maggioranza per
gli interventi di risparmio energetico, i nuovi obblighi (alcuni irrealizzabili) degli
amministratori, la possibilità di "distaccarsi" dal riscaldamento
centralizzato, solo per citarne alcune. Per questo motivo Il
Sole 24 Ore ha lanciato l'iniziativa di «correggere la riforma», approfittando del periodo di
"vacanza" di sei mesi concesso dalla norma (la legge 220/2012).
All'iniziativa hanno risposto praticamente tutte le
associazioni di condomini e amministratori e gli ordini interessati: Agiai, Alac, Anaci, Anaip, Anammi,
Anapi, Apac, Arpe-federproprietà, Assocond, Asppi, Assoedilizia- Confedilizia, Confabitare, Fna,
Gesticond, Ordine degli avvocati di Milano, Unai e Uppi. Così diventa possibile, con Il Sole 24 Ore,
sintetizzare in una proposta di modifica normativa i correttivi indispensabili
per far partire la riforma. L'iniziativa
ha già prodotto l'invio, da parte delle associazioni, di una notevole mole di osservazioni e proposte: il giornale
le sta elaborando e lavorerà con tutte le associazioni per produrre un unico documento conclusivo. Tutto
questo darà vita, a maggio, a un convegno e alla presentazione di un vero e proprio disegno di legge al
nuovo Governo.
Saverio
Fossati ww.ilsole24ore.com
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