Sono
circa un milione i condomini italiani che pagano commissioni bancarie e imposte di bollo sui conti correnti
bancari condominiali di dubbia legittimità.
ANACI ha chiesto, proprio
in questi giorni, all’Associazione
Bancaria Italiana di aprire un tavolo di confronto su
questo problema che incide sui diritti e sugli interessi economici di milioni
di cittadini che vivono in condominio.
“I nostri associati” ha dichiarato Pietro Membri, presidente
nazionale di ANACI “hanno riscontrato che
numerosi istituti bancari, disconoscendo la qualificazione di “consumatore” al
condominio (soggetto integralmente equiparato alla persona fisica da uniforme e
costante giurisprudenza di legittimità e di merito) e considerandolo alla
stregua di un soggetto "professionista", applicano allo stesso
importi per commissioni sugli «sconfinamenti» di conto corrente assai maggiori
oppure addirittura non dovuti e ciò in violazione del comma 6 dell’art. 4 del
decreto del CICR n. 644 del 30 giugno 2012 che prevede un trattamento di
maggiore tutela nei confronti dei soggetti qualificabili
"consumatori". Con
questo abile accorgimento” prosegue il Presidente Membri “il sistema bancario percepisce somme non dovute o
comunque importi assai maggiori. Ma c’è di più. Il disconoscimento della qualificazione del condominio
come “consumatore” coinvolge anche l’amministrazione finanziaria posto che
l'articolo 19 del d.l. n. 201/2011 prevede un importo, a titolo di imposta di
bollo sui conti correnti che ammonta ad € 34,20 se il cliente è persona fisica (e quindi
“condominio”) e ad € 100,00 se il cliente è diverso dalla persona fisica”.
“Si tratta di una situazione a cui
occorre porre immediatamente rimedio” ha affermato ancora il
presidente ANACI “soprattutto
nella grave condizione economica delle famiglie rilevata recentemente
dall’Istat secondo cui le spese per l'abitazione nel 2012 sono aumentate del
7,1 evidenziando che nella progressiva diminuzione delle voci di spesa che
caratterizzano i consumi delle famiglie, l'unica di queste che ha subito
aumenti è stata quella dell'abitazione”.
Su questo tema così importante
per la collettività l’ANACI ha chiesto, pertanto, all’Associazione Bancaria
Italiana di avviare un tavolo di confronto per trovare soluzioni immediate a
questo delicato problema in attesa di coinvolgere sul tema anche
l’Amministrazione finanziaria.
articolo del 21/02/2013 di Anaci
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