Nei casi in cui trattasi
di coperture in cemento amianto (eternit), è possibile compilare un documento tecnico che
certifichi lo stato di conservazione del materiale e, ove presenti uno stato di degrado tale da
creare una situazione di rischio, approntare interventi di monitoraggio e/o bonifica a carico dello
stesso proprietario. Nello specifico, la bonifica può essere di diverso tipo:
rimozione: l’amianto
viene asportato;
incapsulamento:
l’amianto viene trattato con prodotti penetranti e ricoprenti che ne impediscono la
dispersione delle fibre;
confinamento: l’amianto
viene separato dai locali abitativi attraverso la creazione di barriere a tenuta (tipo
controsoffittature, ecc.).
Suggeriamo che l’amianto
è riscontrabile sottoforma di:
amianto detto “friabile”
(es.: coibentazioni di impianti di riscaldamento, guarnizioni di caldaie, isolamenti termici,
ecc.), che si può ridurre in polvere con la semplice pressione delle mani ed è il più pericoloso;
amianto “compatto” (es.:
coperture in cemento-amianto, canne fumarie, ecc.), che può essere sbriciolato o ridotto in
polvere solo con l’ausilio di attrezzi meccanici.
Angelo Pesce
A cura di Agire -
Agenzia Giornalistica Real Estate
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