Con una circolare la Regione Lazio ha
deciso di ampliare l'applicazione della
legge sul piano casa anche agli appartamenti inseriti nei condomini e
di godere del premio volumetrico: il tetto del 20% e di 70 metri quadrati
per singola unità immobiliare. I criteri applicativi
riguardano in particolare i requisiti oggettivi degli immobili meglio
specificati all’interno della circolare. In merito ai condomini si precisa che
i proprietari delle singole unità immobiliari
residenziali, non dotate di specifica autonomia funzionale (appartamenti in condominio), possono
concentrare l'intero incremento ammissibile in un unico ampliamento
(realizzabile in tal caso anche su parti comuni dell'edificio), col limite massimo complessivo di 70 m2 , anche creando una
nuova unità immobiliare oppure ripartendo tale
superficie proporzionalmente per ciascun appartamento ( predisponendo comunque un progetto
unitario). L'eventuale concentrazione dei diritti di ampliamento espressi dalle singole
unità immobiliari è possibile attraverso atti pubblici di cessione di tali diritti
edificatori, ammessi dall'art. 5, D.L. 70/2011, n. 70. Diversamente, le singole unità-immobiliari
residenziali, dotate di specifica autonomia funzionale, possono realizzare, ognuno per
sé e nell'ambito della singola unità, l'ampliamento di legge. In tali casi non è necessario il
progetto unitario se gli interventi non incidono sul decoro architettonico
dell'immobile e non riguardano parti comuni (lo stesso vale per gli interventi da realizzare
su abitazioni plurifamiliari a schiera o equiparabili).
Circolare estratta da
Edilizia e Territorio – rielaborazione e riproduzione a cura di Agire.tv
http://www.mggestioniimmobiliari.com/amministrazione-storia/
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