Sempre più avanti. La scadenza per la dichiarazione
Imu potrebbe guadagnare quasi tre mesi in più e quindi a febbraio 2013. È l'effetto dell'emendamento proposto
da Giuseppe Marinello (Pdl) e approvato in commissione Bilancio alla Camera al decreto sui tagli nei costi
della politica nelle regioni. L'attuale termine per la presentazione della dichiarazione, che è bene
ricordalo riguarda solo alcune categorie di proprietari di
immobili, è il prossimo 30 novembre. L'emendamento Marinello punta, invece, a spostarla a novanta giorni dalla pubblicazione del modello e delle istruzioni del
ministero dell'Economia in Gazzetta Ufficiale. Ed è da questo
aspetto che potrebbe dipendere l'estensione della prororoga. Al momento, però, non sono stati ancora pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Attenzione perché dalla
formulazione dell'emendamento i 90 giorni scatterebbero
dall'entrata in vigore. Che cosa vuol dire? A conti fatti - se l'emendamento dovesse superare lo scoglio dell'esame dell'Aula alla Camera e poi quello del Senato - si
potrebbe ipotizzare una proroga almeno a metà se non
addirittura alla fine di febbraio 2013.
La prima proroga
Una dichiarazione senza pace. ll termine originario
per la presentazione era stato fissato allo scorso 30
settembre (il termine sarebbe slittato al 1° ottobre perché il 30
settembre era domenica) dal decreto sulle semplificazioni
fiscali di primavera (Dl 16/2012). Solo che la versione
ufficiale e definitiva del decreto e del modello non sono state pubblicate. Quindi si è resa necessaria una proroga
che il decreto legge sulle Regioni ha fissato al 30 novembre
2012.
Evidentemente il Parlamento ha ritenuto (o sta
ritenendo) che non fosse necessario proprio in considerazione
del fatto che il modello finale è stato reso noto solo
mercoledì 31 ottobre. UN punto di incontro sul Governo potrebbe essere trovato alla luce della considerazione che la presentazione del modello non sposta gettito. Da
questo punto di vista la scadenza importante è quella del 17 dicembre, data in cui i proprietari di immobili
dovranno andare alla cassa per "completare" il
pagamento dell'imposta dovuta dopo l'acconto di giugno.
Le esclusioni
Ad ogni buon conto, vale la pena ricordare che
l'abitazione principale non va mai dichiarata ai fini Imu, anche
se acquistata nel 2012. Un obbligo che non scatta neanche in presenza del diritto alla maggiorazione di detrazione
di 50 euro per ciascun figlio di età non superiore a 26
anni, convivente nell'abitazione principale. L'unica
eccezione in questo senso riguarda i coniugi non separati ma con residenze diverse nello stesso comune. In questo
caso, gli sgravi per l'abitazione principale sono possibili
solo per una delle due case e la dichiarazione servirebbe solo
per quella agevolabile.
Giovanni Parente
www.ilsole24ore.com
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