mercoledì 12 dicembre 2012

Il verde condominiale diventa un parcheggio: non è un’innovazione


Ai fini della qualificazione dell’opera come innovazione, deve aversi riguardo anche alla effettiva rilevanza ed apprezzabilità della modificazione che essa produce (Cassazione, sentenza 11177/12).
Il caso. L’assemblea di condominio, con maggioranza semplice e non all’unanimità, aveva deciso di destinare uno spazio comune a parcheggio di autovetture, così modificandone la sua destinazione a verde. La delibera veniva impugnata da un condomino, ma i giudici di merito ritenevano che l’intervento non costituisse una innovazione vietata dall’art. 1120 c.c..
Si tratta di innovazione? Secondo il condomino ricorrente per cassazione, l’eliminazione della porzione di verde condominiale, anche nella più limitata misura riconosciuta dal giudicante, avrebbe dovuto portare a ritenere illegittima l’innovazione.
Se la modifica è rilevante. La Corte di Cassazione, dal canto suo, precisa che «ai fini della qualificazione dell’opera come innovazione, deve aversi riguardo anche alla effettiva rilevanza ed apprezzabilità della modificazione che essa produce, che lo ha condotto ad escludere, nel caso di specie, “attesa la pochezza dell’intervento”, i presupposti stessi dell’innovazione». Pertanto, il ricorso viene respinto




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